Che questo non sia il più puro dei travel blog esistenti non è una novità, e questo articolo su New York non farà eccezione.
Ma sarà più ibrido che mai, perché vogliamo condividere con voi qualche consiglio per il vostro viaggio a Manhattan, che troverete alla fine di questo articolo; soltanto dopo averlo letto avranno senso.
Tornare insieme a New York era un sogno che coltivavamo da qualche mese; ne abbiamo parlato a lungo, e da quel giorno ovunque intorno a noi hanno iniziato ad apparire oggetti che continuavano a metterci davanti agli occhi quel sogno. Così una sera abbiamo prenotato l’aereo, e poche settimane dopo, senza dire nulla a nessuno, siamo partiti.
Chi conosce New York sa che è difficile rendere intimo un viaggio in città, perché le luci e i rumori sembrano risucchiarti e portati via dal mondo reale, in una dimensione in cui non c’è tempo di fare niente, ma si deve fare tutto.
Ed è per questo che prima di partire abbiamo deciso a quali posti dedicare il nostro tempo, quali immortalare per voi, e quali vivere solo per qualche attimo.
Il primo giorno ci ha regalato una splendida alba sul ponte di Brooklyn, che abbiamo ammirato dopo un lungo viaggio in una metropolitana gremita di lavoratori, pronti per iniziare la loro giornata già alle 5 del mattino.
Il ponte ci ha accolto in silenzio, sembrava un giocattolo dimenticato e abbandonato in una pila di altri giochi, i grattacieli che compongono l’incantevole skyline di Manhattan: il sole arancio ha tinto di rosa le nuove, ed il cielo riflesso nei vetri dei palazzi ci ha regalato una delle foto più romantiche del viaggio.
Nell’arco della giornata abbiamo passeggiato per D.U.M.B.O., un quartiere che nell’arco di pochi anni è diventato una culla per creativi e giovani imprenditori, ci siamo spostati sull’isola di Manhattan, abbiamo mangiato pizza da asporto e partecipato alla presentazione di un libro sorseggiando champagne.
In sostanza, abbiamo vissuto la città, in attesa del secondo appuntamento con il cielo: il tramonto.
Il vento costante ha allontanato tutte le nuvole, ma vedere il sole calare tra i palazzi è stata un’altra emozione bellissima.
Ed è stato altrettanto emozionante osservare la città che non dorme mai riflettersi nelle acqua nere dell’Hudson con tutte le sue luci, ed il suo rumore costante, presente anche in piena notte.
Vogliamo svelarvi un segreto: anche New York ogni tanto va a dormire, ma tiene sempre un occhio aperto, perché ama specchiarsi nel fiume e rimirare la sua potente bellezza.
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